Non è l'America - (2021)
Formato: 24,5x23cm
Copertina: cartonata
Pagine: 64
Editore: Soter Editrice
Prezzo: 30,00 €
Anno: 2021
Quelli della mia generazione, ma anche tanti di quelli che appartengono alle successive, sono cresciuti accompagnati dall’immagine mitizzata dagli stereotipi hollywoodiani del far west. Luoghi selvaggi, dove la vita era regolata da norme semplici che spesso si riducevano nel nostro immaginario, alla velocità con cui una pistola veniva estratta dalla fondina. Il tutto contornato di spazi, quantomeno per noi europei, immensi, per lo più semidesertici, popolati di spine, pietre e cavalli selvaggi. Sull’onda di queste suggestioni può capitare di ritrovare parte di questi sogni adolescenziali anche a pochi passi da casa. Anche qui, nelle campagne nostrane possiamo trovare pietre e cavalli e la scarsa densità di popolazione della Marmilla in provincia di Oristano, amplifica gli spazi dove allevatori gestiscono piccole aziende agricole nei pressi di Mogoro. Come in un ranch del lontano ovest, anche qui la vita è fatta di lavoro e gli animali fan parte della famiglia. Così quando li vai trovare hai proprio la sensazione che il paesaggio, i volti, perfino il loro modo di fare, rompendo le barriere dello spazio e del tempo, ti abbiano risucchiato in una fattoria del vecchio West. Ma questa non è l’America.
Sandro Iovine
1° Premio al 2° Corigliano Fotografia Book Award
La scelta finale del concorso è dovuta oltre alla composizione delle foto e dal soggetto in essere anche al fatto che fra i lavori giudicati è quello che più si avvicina al concetto di foto-libro, in cui ogni foto non è mai ripetitiva a se stessa, con una sintesi di racconto non facile, considerato il soggetto che esso tratta.
Per quanto il titolo si rifaccia al pionierismo americano della corsa verso l’ovest, esso in effetti racconta quella desolazione di un territorio, quello della Sardegna, che resta ancora oggi terra dura e difficile (in questo si terra di confine) ed in certi contesti da apparire come tutto si sia fermato, in cui l’unico segno dell’avvenuto progresso lo si riscontra solo nella presenza delle auto parcheggiate nell’ area circostante di quella che dovrebbe apparire una fattoria.
Inoltre nella sua semplicità, considerando il luogo e il contesto, traspare una nota poetica pervasa da una malinconia che tutto avvolge, dando al racconto la sua giusta dimensione da terra di frontiera. “
Francesco Cito